Sintomatologie trattate

L'attacco di panico è una crisi, improvvisa e acuta, in cui si mette in atto una serie di azioni e comportamenti per proteggersi dalla "paura della paura" ed è caratterizzato da una sintomatologia fisica (palpitazioni, sensazione di soffocamento, vertigini, ecc.) e psicologica (sensazione di distacco dalla realtà, paura di morire, impazzire o di non riuscire a riprendersi).

Sensazione di tensione, preoccupazione e minaccia, ansia e fobie avvertono chi le provano di essere in presenza di un pericolo, presunto o reale che sia. Lo stress è una reazione cognitiva e comportamentale alle sollecitazioni esteriori o interiori.

Mente e corpo sono indissolubilmente connessi tra loro e i disturbi psicosomatici ne sono la dimostrazione. Rappresentano un insieme di sintomi e disagi che, pur avendo origine nel cervello, si manifestano a livello corporeo colpendo in particolare l'apparato gastrointestinale, cardiocircolatorio, respiratorio, neuro-muscolo-scheletrico e urogenitale.

Infanzia e adolescenza sono caratterizzate da innumerevoli cambiamenti, fondamentali per lo sviluppo cognitivo-affettivo-comportamentale. Se nell'età evolutiva il bambino o ragazzo fatica ad adattarsi alle mutazioni, possono sorgere disagi psico-emotivi i cui segnali principali sono paure e ansie ingiustificate, aggressività, tristezza e pianto, problemi del sonno, ecc.

I problemi affettivi e relazionali interessano l'interazione o rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri in ambito familiare, lavorativo, scolastico, ecc. Scarsa autostima, insicurezza, inadeguatezza e dipendenza affettiva sono all'origine dell'incapacità di comunicare in modo chiaro i propri bisogni e causa di difficoltà nei rapporti interpersonali.

La bassa autostima è la poca fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, la mancanza di rispetto per i propri bisogni, il senso di inadeguatezza che porta all'incapacità di fare scelte, i pensieri iper-critici verso il proprio agire e "sentire". Non avendo consapevolezza delle proprie potenzialità, le persone con uno scarso livello di autostima tendono ad agire in balia dei propri impulsi.

Disturbi emotivi che generano un senso di disadattamento e marcato disagio con ripercussioni di varia entità nelle relazioni sociali e/o nelle attività lavorative. Sebbene i cambiamenti dell'umore siano fisiologici, talvolta le alterazioni possono trasformarsi in veri e propri problemi (depressione, distimia, episodi maniacali, iperattività alternata a periodi di apatia, ecc. ), compromettendo e condizionando la vita.

Modelli disadattivi del pensiero, i disturbi di personalità compromettono le relazioni sociali rendendole conflittuali, insoddsfacenti e sempre difficoltose. Le persone che soffrono di questo disturbo si sentono insoddisfatte della propria esistenza e, nella maggior parte dei casi, non si accorgono che le reazioni negative che ricevono dagli altri sono solo la risposta ai loro comportamenti rigidi, intransigenti ed inadeguati.

L'autoconsapevolezza è una condizione necessaria per attuare qualsiasi cambiamento, per fare scelte ponderate, per restare emotivamente positivi a prescindere dalle circostanze, per focalizzarsi sulle cose importanti, per sviluppare pensieri potenzianti e non depenalizzanti. Conoscere se stessi, accettando anche i propri limiti, significa amarsi e assumersi la responsabilità (sicurezza) necessaria a compiere qualsiasi scelta con maggiore serenità e auto-efficacia.

Questi disturbi sono caratterizzati da una profonda sofferenza psicologica ed emotiva che genera un'eccessiva preoccupazione per le forme del proprio corpo e dalla tendenza di fare dipendere l'autostima dal proprio peso. Colpiscono prevalentemente le adolescenti e si distinguono in: anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge eating disorder, obesità psicogena.

La psicologia sportiva si occupa di allenare e potenziare le abilità mentali degli atleti. Operando sull'attenzione, concentrazione, resilienza, attivazione e motivazione insegna agli sportivi a gestire stress ed emozioni negative, migliorando il self-control e l'autoefficacia. Con l'allenamento mentale vengono sviluppate le potenzialità individuali  e della squadra per ottenere prestazioni migliori e maggiore benessere nella pratica dello sport.